יום שישי, 7 ביוני 2013

Me Ne Vado a Zonzo pe Sta Terra

Era la terribile acqua Bertier, la più gasata del mondo!

In due ore Fantozzi ingurgitò quattro casse di acqua Bertier, equivalenti a tre metri cubi di gas compresso! Dovette allora ancorarsi come un pallone-sonda.

Ma in compenso in quelle due ore salì vertiginosamente quasi tutti i gradini della gerarchia aziendale, anche a tre a tre. Impiegato di settima: scrivania in mogano, poltroncina in sky o finta pelle, telefono, pianta di Ficus, simbolo del potere. Impiegato di quinta: lampada di opalina, piano di cristallo, naif jugoslavo alla parete, due piante di Ficus. Impiegato di prima: quattro piante di Ficus, tre telefoni, dittafono, sei quadri naif, tappeto e moquette per terra. Era arrivato fino alla soglia della dirigenza, vale a dire: serra di piante di Ficus e poltrona in pelle umana, quando la fortuna voltò rovinosamente le spalle al Semenzara.

Il successo di una battuta sta nell’orecchio di chi l’ascolta, mai nella lingua di colui...

Il successo di una battuta sta nell’orecchio di chi l’ascolta, mai nella lingua di colui che la inventa.

Rosalina (Pene d’amor perdute)

Gli autobi a Roma



Gli autobi a Roma

Il potentissimo professor Guidobaldo Maria Riccardelli

…era un fanatico cultore del cinema d’arte. Una volta la settimana obbligava dipendenti e famiglie a terrificanti visioni dei classici del cinema. In vent’anni Fantozzi ha veduto e riveduto: Dies irae di Carlo Teodoro Dreyer – sei ore –, L’uomo di Aran di Flaherty – nove tempi –, ma soprattutto il più classico dei classici, La corazzata Kotiomkin – diciotto bobine – di cui il professor Riccardelli possedeva una rarissima copia personale.Quando distrussero per sempre la maledetta copia personale della maledetta “Corazzata Kotiomkin” Guidobaldo Maria Riccardelli fu costretto per due giorni e due notti consecutive a visionare ininterrottamente a rotazione: Giovannona Coscialunga, L’esorciccio e La polizia s’incazza. Fino a che, all’alba del terzo giorno, la polizia si incazzò davvero.

Aaaaah amo il cinema!!! Hai visto Django?

- quello di Tarantino o quello di Corbucci?

- l’originale di Tarantino, l’altro che dici tu non l’ho mai sentito. Chi cazzo è?

- ami il cinema?

- si!

- eh….

Fantozzi, Filini e Calboni

Fecero tutto quello che si può fare per farsi rapinare in un locale notturno. Due cartoni di Dom Perignon fatto con bicarbonato, cenetta di mezzanotte alla fiamma, tragiche foto ricordo della serata – Calboni ne ordinò 40 copie – più tre mostruosi animaloni di peluche regalati alle signore, violini tzigani in pista.

il Romano vero

bestemmia

ho messo i pantaloni corti

dopo un antipatico autunno, un gelido inverno e durante questa primavera stronzetta che se la tira. Sono commosso.

Heaven….I'm in heaven…



Heaven….I'm in heaven…

Per togliere c'è sempre tempo

il problema è mettere

Stasera

e non “sta sera”

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Il Romano vero

non sa i nomi dei vari Lungotevere

Calboni

…che spacciava spudoratamente per camper una vecchia ambulanza del Fatebenefratelli, che aveva noleggiata da un suo amico portantino senza scrupoli, e come nobile borbonica la compagna che s’era scelto per il viaggio: una nota troia di Bari, chiamata ironicamente “la Contessa” per i suoi modi particolarmente aristocratici.

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Apertura della caccia

Quest’anno, travolto dall’implacabile Filini, sempre assatanato da nuove tragiche iniziative, anche Fantozzi ha deciso di parteciparvi. Abbigliamento di Filini: berrettone Sherlock Holmes con penna alla Robin Hood, poncho argentino di una sua zia ricca, scarpe da tennis con sopra galosce, carte topografiche e trombone da brigante calabrese. Fantozzi: berretto bianco alla marinara di sua figlia Mariangela, giacca penosamente normale stretta in vita da gigantesca cartuccera da mitragliatrice residuato della II Guerra Mondiale, fionda elastica, siero antivipera a tracolla, gabbietta con canarino da richiamo e gatto randagio da riporto subito fuggito durante le operazioni di partenza.

Calboni sparava balle cosi mostruose che a quota 1600 Fantozzi fu colto da allucinazioni competitive

Fantozzi: Io sono stato azzurro di sci!
Calboni e Sig.na Silvani: Eh?
Fantozzi: Io sono stato nella nazionale di sci!
Sig.na Silvani: E lo dice così?!? Mah! Ha sentito Calboni? Eh… che bravo!
Calboni: Sì, vedremo… ce lo dimostrerà!
Fantozzi: Veramente… sono dieci anni che non scio…
Calboni: Eh?
Sig.na Silvani: Come?
Fantozzi: Dicevo che saranno vent’anni che non scio…
Sig.na Silvani: Cosa?
Sig.na Silvani: Parli forte, non si capisce!
Fantozzi: Sto dicendo che saranno trenta, trentacinque anni che non vedo un paio di sci!

La Contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare

Era la figlia di una delle principali azioniste della società, Fantozzi aveva avuto l’onore di riportarle d’urgenza alla stazione un libro giallo dal titolo “L’Albicocco al Curaro”

roma-365: Le Tibre #roma365



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